Tritarifiuti – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni
Il tritarifiuti è un elettrodomestico ancora poco diffuso in Italia. Ha maggiore successo negli Stati Uniti dove è presente da tempo e rappresenta una regola negli appartamenti. Scegliere di dotarsi di questo strumento consente di usufruire di diversi vantaggi legati al corretto smaltimento di parte dei rifiuti organici prodotti in famiglia. La sua funzione è quella di triturare e sminuzzare finemente i resti alimentari che normalmente finiscono nel lavandino, di solito otturando gli scarichi. Con questo accessorio è possibile ottenere buoni risultati che migliorano la durata e le prestazioni delle tubature di casa. Per addentrarvi con buoni risultati in questo interessante mondo, vi suggeriamo una classifica dei prodotti più interessanti sotto il profilo delle prestazioni. I tritarifiuti che la nostra redazione ha selezionato per voi sono scelti tenendo a mente le caratteristiche principali che deve avere un buon dispositivo per accontentare le necessità di ognuno. Difficile da battere il Bort Titan Max Power in quanto a qualità delle prestazioni e cura nella realizzazione. Il Dissipatore Franke MOD TE75 è tra i dispositivi in cima alla lista dei più solidi e performanti, infatti la fascia di prezzo alta ne è un chiaro segnale.
Tabella comparativa
Il meglio del meglio!
Tritura in tre tempi gli scarti alimentari introdotti per un risultato il più possibile rispettoso delle tubature di casa.
Mancano le istruzioni in italiano, dettaglio che potrebbe essere limitante se non si è pratici con l’inglese o il tedesco.
Il prezzo è più alto della media ma corrisponde alla qualità complessiva del dispositivo. Promette di durare nel tempo e di processare anche gli alimenti fibrosi o le ossa di pollo. Il montaggio è semplice e può essere eseguito da un tecnico oppure da sé se si è abili nel settore idraulico.
La seconda opzione
Uno tra i più resistenti e meglio progettati, si serve di un sistema di triturazione così efficace da poter durare decenni senza aver bisogno di interventi di manutenzione.
Ha in dotazione il solo pulsante pneumatico, mentre molti preferiscono usare un comune interruttore di corrente che va acquistato a parte.
Un dissipatore capiente e robusto, così si presenta il modello Franke tra i più ricercati per via dell’alta qualità complessiva. Si installa con facilità e assicura una piacevole esperienza d’uso per via della progettazione attenta ai dettagli. Il costo riflette l’alta qualità complessiva del prodotto.
Da considerare
Riesce dove molti altri falliscono, infatti è tra i pochi in grado di processare anche le ossa di pollo, gli scarti di verdura fibrosa e i noccioli della frutta.
Non ha una vera rete di assistenza in Italia essendo principalmente un marchio statunitense. Questo significa che, nel malaugurato caso in cui si guastasse, sarebbe difficile ricevere un aiuto.
Il costo importante ripaga una particolare efficacia nel processare alimenti che altrimenti sarebbero da gettare nel secchio dell’umido. Si distingue dagli altri modelli per la solidità e la buona fattura che processa i residui in tre stadi di macinazione. Il funzionamento è reso silenzioso dall’isolamento della camera di triturazione e le vibrazioni prodotte sono ammortizzate dalla doppia guarnizione.
Gli 8 migliori tritarifiuti – Classifica 2024
Il dissipatore o tritarifiuti è un elettrodomestico ancora poco diffuso in Italia, per questo motivo potrebbe capitare di non saper decidere quale acquistare. In questa classifica abbiamo selezionato i modelli più interessanti sotto il profilo delle prestazioni e dei costi. Inutile dire che sono anche i più apprezzati dagli acquirenti.
Tritarifiuti da lavandino
1. Bort Titan Max Power Dissipatore di rifiuti
Progettato con cura e realizzato con materiali di qualità, il modello Titan Max di Bort è tra i più venduti in questo settore. Processa i resti di cibo su tre livelli per smaltire il più possibile particelle di piccole dimensioni. Non si serve di lame e coltelli, per questo è anche sicuro dal punto di vista dell’utilizzo da parte di tutti i componenti della famiglia. Tritura i resti per renderli poltiglia e combinarli con l’acqua durante il suo utilizzo.
È abbastanza potente da poter triturare anche gli alimenti più duri o fibrosi, come le foglie di carciofo o le ossa di pollo. Mentre è sconsigliato usarlo per tritare ossa più compatte. Il funzionamento è piuttosto silenzioso, infatti il dispositivo monta un particolare sistema di isolamento sonoro per limitare il fastidio durante il suo funzionamento.
Si monta a tutti gli scarichi del lavandino da 90, quindi compatibile con la maggior parte degli impianti domestici. Tutti i pezzi utili al montaggio sono inclusi nella confezione e si posiziona facilmente nel mobile sotto lavandino grazie alle dimensioni compatte.
Pro
Macina a tre livelli: La triturazione dei rifiuti avviene su tre livelli per garantire un processo omogeneo che non intasa gli scarichi.
Senza lame: Il lavoro viene effettuato dalle macine e non dalle lame o coltelli, quindi è sicuro nell’utilizzo e non presenta criticità.
Facile da montare: Compatibile con gli scarichi del lavello da 90, si monta con facilità anche grazie alla ricca dotazione di accessori inclusa nella confezione.
Contro
Istruzioni in tedesco: Il prodotto è destinato soprattutto a un pubblico nord europeo, ma le istruzioni sono solo in tedesco o inglese e non in italiano.
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Tritarifiuti Franke
2. Dissipatore Franke Tritarifiuti alimentare da cucina MOD TE75
Franke è un marchio di riferimento per chi cerca il top di gamma per l’arredo della propria cucina. Anche con gli elettrodomestici meno comuni come il tritarifiuti, riesce a soddisfare le aspettative della clientela più esigente. Pur non essendo il modello più economico, il nuovo dissipatore TE75 mette a disposizione dell’utente grande potenza e una fattura scrupolosa.
Si monta facilmente allo scarico del lavandino della misura 3” e 1/2, compresi quelli in fragranite tipici del catalogo Franke. I componenti trituranti sono in acciaio inox e l’interno ha subito un trattamento antibatterico per garantirne l’igiene necessaria.
Sul piano della sicurezza, si fa apprezzare la presenza del sistema che previene il blocco automatico, importante in caso di inceppamento dei dischi trituranti. Al corretto funzionamento concorre anche la presenza dei dischi autolubrificanti che scorrono senza attrito per processare i resti dell’umido. Ha l’attacco per il troppo pieno del lavandino o per essere collegato alla lavastoviglie, in questo modo può svolgere una funzione completa servendo i due scarichi.
Pro
Tecnologia affidabile: Curato nei minimi particolari, questo dissipatore fa bene il suo dovere grazie a un’attenta progettazione che ne assicura lunga vita senza intoppi.
Sistema di isolamento acustico: In tritarifiuti in funzionamento non emette troppo rumore grazie alla presenza della camera interna che isola i rumori prodotti durante il processamento dei rifiuti organici.
Componentistica di qualità: Acciaio inox per gli elementi trituranti, cuscinetti autolubrificanti e trattamento antibatterico dell’interno del tritarifiuti, sono solo alcuni degli elementi su cui contare quando si acquista questo articolo.
Contro
Solo pulsante pneumatico: Si aziona spingendo l’aria all’interno del condotto di attivazione, ma se si desidera regolarlo direttamente tramite interruttore di corrente bisogna provvedere a parte.
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Tritarifiuti InSinkErator
3. InSinkErator Evolution 200 – Dispositivo di smaltimento rifiuti da cucina
Il tritarifiuti InSinkErator è uno tra i più ambiti da chi cerca un prodotto al top di gamma. Anche il prezzo non lascia dubbi al riguardo. Infatti risulta tra i più cari attualmente in commercio e questo prezzo corrisponde a una notevole potenza ed efficacia.
È tra i pochi in grado di triturare resti solidi come ossa e gusci o noccioli di frutta. Il sistema di processamento dei rifiuti è a tre stadi e questo lo rende in grado di sminuzzare alla perfezione anche gli alimenti più fibrosi. Ha un sistema efficace di isolamento del rumore prodotto quindi il suo funzionamento risulta discreto.
È possibile installarlo anche a lavelli di materiale diverso dall’acciaio inox, infatti è dotato di guarnizioni che assorbono le vibrazioni prodotte durante il funzionamento. Si collega allo scarico del lavandino di formato standard, 9 o 9,5 cm o 3” e 1/2, è venduto con interruttore ad aria in acciaio integrato.
Pro
Potente: Tra i dispositivi a uso domestico, questo appare tra i più efficaci e performanti anche se non si caratterizza certo per i suoi prezzi bassi.
Trita anche le ossa: Le verdure fibrose e i gusci o i noccioli della frutta, in questo modo riesce a sostituire del tutto il secchio maleodorante dell’umido.
Silenzioso: Malgrado la grande potenza e i tre stadi di macinazione degli scarti, il funzionamento risulta estremamente discreto e silenzioso anche grazie al sistema di assorbimento delle vibrazioni.
Contro
Poca assistenza in Italia: Rimane un prodotto di nicchia, acquistato da pochi consumatori nel nostro paese, per questo la rete di assistenza dopo la vendita potrebbe non essere così funzionale come si vorrebbe.
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Tritarifiuti Insinkerator Evolution 100
4. InSinkErator Evolution 100 Contenitore per Rifiuti MOD 76933
Il tritarifiuti Insinkerator Evolution 100 è la versione meno potente della gamma di questo marchio, infatti non è il più indicato per triturare scarti molto duri. A parte i gusci della frutta secca, le ossa o gli scarti di verdure molto fibrose, fa molto bene il proprio dovere e si monta nel sottolavello come tutti gli altri dissipatori.
Lo troviamo nella nostra classifica dei migliori tritarifiuti del 2024 per via delle buone performance garantite da un articolo di alta qualità. È silenzioso, si installa con grande facilità e rappresenta la scelta migliore per chi non ha bisogno di un tritarifiuti troppo ingombrante. Le dimensioni, infatti, sono più compatte rispetto al modello della serie 200.
È dotato di doppio interruttore, quello on/off da collegare alla corrente elettrica oppure quello pneumatico da montare forando il lavello. È facile da montare ma potrebbe essere necessario sostituire i flessibili e adattare quelli più idonei per trovare spazio sotto il lavandino e consentire il corretto flusso dell’acqua. Serve chiamare un tecnico per la corretta installazione.
Pro
Alta compatibilità: Il dispositivo e gli accessori inclusi come la piletta sono compatibili con lavandini di spessore diverso, con il lavabo da incasso e si adatta alle misure al meglio.
Dotato di accessori: Oltre alla piletta sono inclusi anche i due interruttori, quello da collegare alla corrente elettrica e quello pneumatico da fissare direttamente al lavello.
Qualità UK: L’articolo è prodotto in Inghilterra e per questo non è facile trovare dove acquistare il tritarifiuti in Italia. Ma qui è proposto a un buon prezzo e solo necessita di un adattatore dalla presa inglese a quella schuko.
Contro
Performance: Quasi a parità di costo, questo risulta meno potente e meno adatto a triturare resti parecchio impegnativi come la verdura fibrosa o i gusci e le ossa.
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Tritarifiuti ZeroTrash
5. ForHome TritaRifiuti Dissipatore ZeroTrash
ZeroTrash è il modello proposto a un prezzo molto interessante dalla ditta ForHome. Si tratta di un modello ben fatto anche se non il più adatto a processare alimenti speciali, parecchio duri o fibrosi. Ha il collegamento standard alla piletta da 3 pollici e mezzo, è predisposto per essere collegato alla lavastoviglie con l’attacco, anche questo standard, di 25 mm.
Se siete incerti rispetto a quale tritarifiuti comprare e sapete già di non voler sostenere una spesa troppo alta, tenete in considerazione le ragioni per le quali questo fa bella figura tra i modelli più venduti.
Funziona grazie all’azione di martelletti in acciaio inox, un sistema che assicura il minimo rischio che qualche parte rimanga inceppata. Inoltre, il materiale è adatto al suo impiego vista la particolare resistenza alla ruggine e all’usura in generale. È molto silenzioso, questo perché incorpora un motore a induzione che migliora le performance in generale e diminuisce il livello di vibrazioni complessivo.
Pro
Prezzo convincente: La proposta si distacca dalle altre per via del costo competitivo che piace soprattutto per via delle prestazioni all’altezza delle aspettative.
Incluso pulsante: In dotazione è presente anche il tasto di accensione pneumatico da collegare direttamente al lavandino.
Con motore a induzione: La scelta di alcuni dettagli in fase progettuale assicura le migliori prestazioni di questo dispositivo, per durare a lungo e con prestazioni inalterate col passare degli anni.
Contro
Non il più potente: Alcune verdure e altri resti organici sono decisamente sconsigliati, ma potrebbe risultare più lento a processare anche resti più comuni.
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Tritarifiuti Gototop
6. Gototop Dispositivo di smaltimento dei rifiuti da cucina tritarifiuti
Gototop propone un articolo dalle funzioni base caratterizzato dal prezzo estremamente basso. Quando ci si chiede come scegliere un buon tritarifiuti bisogna anche valutare onestamente il tipo di uso che se ne intende fare. Questo articolo propone una qualità di base soddisfacente e piacevoli sorprese che ne fanno apprezzare le funzioni di base, ma non ci si può aspettare le stesse prestazioni dei modelli più solidi, e costosi.
Ideale per il trattamento dei rifiuti alimentari, si installa con facilità e, con qualche modifica minima, si adatta anche ai lavelli di spessore maggiore rispetto al classico inox. Ha un motore da 0,5 HP, quindi una potenza nella media. Il motore riesce a compiere 2.600 giri al minuto e così frammenta e sminuzza i residui.
La macinatura risulta così efficace e adatta a essere convogliata verso gli scarichi fognari attraverso la tubatura di casa. È presente il foro per l’allaccio al tubo di scarico della lavastoviglie, inoltre è dotato di interruttore ad aria compressa che ne facilita l’azionamento.
Pro
Prezzo molto basso: La qualità del tritarifiuti non lascia per nulla a desiderare e si presenta all’altezza delle aspettative. Il prezzo estremamente competitivo lo rende uno tra i preferiti di quest’anno.
Versatile: Si collega allo scarico del lavandino e della lavastoviglie e da qui processa i residui prodotti da entrambe le fonti.
Facile da installare: Si può adattare a lavandini di diverso spessore con una modifica minima, mentre il montaggio risulta molto semplice.
Contro
Poco potente: Non brilla certo per la spiccata potenza né per la capacità di frantumare i residui più duri e impegnativi.
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Tritarifiuti Waste Made
7. Waste Maid Macina Tritarifiuti MOD US-WM-358
Waste Made propone un tritarifiuti di media portata. Non potentissimo, 0,5 cavalli, è comunque assemblato con cura per assicurare una buona prestazione nel tempo. Raggiunge i 2.700 giri al minuto, quindi questo è il sistema di macinazione dei rifiuti che risulta piuttosto efficace anche in confronto a quelli che operano con martelletti. È dotato di paraschizzi per limitare la fuoriuscita di materiale durante la lavorazione a velocità elevate.
Tutti i componenti interni sono realizzati in acciaio inox e così sono pensati per reggere un uso quotidiano costante. La camera interna in cui vengono processati gli scarti è abbastanza grande da poter lavorare con una certa comodità.
Lo troviamo tra le offerte più interessanti di questo periodo perché raccoglie numerosi consensi e opinioni positive. Non è tra i più rumorosi e il suo funzionamento soddisfa le aspettative. È dotato di guscio interno che protegge dalla formazione e proliferazione di batteri all’interno, quindi non emette cattivi odori.
Pro
Economico e potente: Un buon rapporto tra qualità e prezzo caratterizza questo dispositivo che piace soprattutto per la sua accessibilità e la buona resa anche a fronte di un uso quotidiano costante.
Con trattamento antibatterico: Il guscio interno è trattato per resistere all’azione di batteri che potrebbero causare cattivi odori.
Facile da installare: La sua compatibilità con quasi tutti gli scarichi del lavandino e la lavastoviglie lo rende molto semplice da montare e usare.
Contro
Non per verdure fibrose: Non tutto si può triturare in questo dispositivo che invece ha bisogno di una certa selezione di partenza.
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Tritarifiuti economico
8. Gototop Tritarifiuti alimentari da cucina
Molto economico e per questo non idoneo a sopportare carichi eccessivi di lavoro. Si presenta invece adatto a chi cerca un modo semplice per liberarsi di parte del residuo umido domestico.
Si installa normalmente come avviene per questo tipo di tritarifiuti. Lo scarico consigliato per il lavandino deve essere da 90 mm, e funziona meglio se il lavello è in acciaio e non spesso come quelli in ceramica e simili. Si collega allo scarico con gli accessori in dotazione e l’operazione non richiede particolari competenze tecniche.
Processa gli scarti alimentari in poco tempo grazie a una velocità a vuoto di 2600 giri. In questo modo è possibile liberarsi di parte dei resti prodotti cucinando, ma senza sovraccaricare la macchina. Si collega direttamente al lavello e da qui si aziona con il pulsante pneumatico che ne regola il funzionamento e lo spegnimento.
Pro
Dimensioni compatte: Tutto sommato un modello di piccole dimensioni che si colloca facilmente sotto gran parte dei lavandini.
Fino a 2.600 rotazioni: Questa è la velocità massima che raggiunge il dispositivo a vuoto e che permette di macinare buona parte degli scarti comunemente prodotti in cucina.
Con tutto l’occorrente: Il dispositivo è venduto con tutto quello che serve per il suo montaggio allo scarico del lavandino.
Contro
Non troppo potente: Non è il caso di sovraccaricarlo perché potrebbe non resistere all’usura visto che ha una potenza limitata.
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Come scegliere un buon tritarifiuti
Il tritarifiuti è un elettrodomestico molto diffuso negli Stati Uniti e in Inghilterra. La ragione del suo successo nei paesi anglofoni è da ricercarsi in decenni di radicata abitudine al suo uso e a un differente sistema di purificazione delle acque fognarie. Infatti, per poterlo usare al meglio ed essere autorizzati dal proprio comune è necessario che il sistema di depurazione delle acque reflue sia predisposto per il suo uso.
Un buon tritarifiuti deve possedere alcune caratteristiche essenziali che servono a garantire un utilizzo all’altezza delle aspettative. Il suo costo non è indifferente e per questo è bene sapere cosa è in grado di fare un buon dispositivo.
Di solito si tratta di un apparecchio destinato a durare per molto tempo. Non è sottoposto a particolare usura e la scelta attenta delle sue caratteristiche e della sua fattura assicura una durata
Le caratteristiche di un buon tritarifiuti
Un buon tritarifiuti è composto da un motore che aziona un sistema di dischi o martelletti che frantumano e sminuzzano i resti organici. Il dispositivo migliore è quello che monta un motore a induzione, ma si trovano buoni prodotti con motore a corrente continua. L’obiettivo è assicurare un funzionamento fluido e senza intoppi al sistema utilizzato per sminuzzare la frazione umida dei rifiuti domestici.
Il vantaggio dei modelli dotati di motore a induzione è una performance migliore nel corso del tempo. Questo tipo di motore è in grado di limitare l’effetto delle vibrazioni sulla struttura intera, quindi è l’ideale per la realizzazione di questo genere di elettrodomestico.
Normativa sull’uso del tritarifiuti domestico
In Italia è ammesso l’uso del tritarifiuti domestico per il trattamento del solo rifiuto secco. Si tratta di un importante elemento che va considerato in ogni suo aspetto. Da una parte è vero che la norma che regola il ciclo delle acque ammette l’uso del trituratore domestico, ma è importante saper leggere il contenuto del decreto.
Il decreto legislativo numero 152 del 1999 e le successive modifiche introdotte nel 2008 e 2009 fanno riferimento alla possibilità di introdurre nel sistema fognario solo i rifiuti di origine organica. Quindi nessun altro tipo di rifiuto può essere smaltito attraverso le condutture fognarie.
Però è importante verificare che presso il proprio comune sia attivo il sistema di depurazione delle acque. L’argomento, infatti, non è semplice e in base al tipo di trattamento delle acque nere è possibile stabilire se il depuratore è in grado, in alcuni casi ha bisogno, di smaltire anche la frazione organica per funzionare correttamente. Dopo avere fatto una verifica presso il proprio comune sarà possibile stabilire se l’acquisto del tritarifiuti è una scelta fortunata.
Sistemi di sicurezza in un buon tritarifiuti
Usare il dissipatore è sicuro, non comporta rischi per la persona e di certo non c’è rischio di farsi male alle dita usandolo. Infatti, il sistema di triturazione dei resti si trova sul fondo e non sull’imboccatura del dispositivo.
Un altro aspetto interessante riguarda i sistemi di sicurezza adottati per limitare il rischio che qualche oggetto diverso dai rifiuti finisca all’interno del trituratore. Una buona progettazione e l’attenzione per i particolari è dimostrata dalla presenza del tappo che scongiura l’ingresso delle posate.
Si tratta di un sistema molto semplice che non limita l’utilizzo del dissipatore, ma che evita incidenti sgradevoli. Alcuni modelli sono dotati di chiusura che si attiva prima di metterlo in funzione in questo modo si evita che schizzino schegge di residui più duri come i resti della frutta secca.
Come utilizzare un tritarifiuti
L’uso dei tritarifiuti è molto intuitivo di per sé. Si tratta di un’alternativa al secchio dell’umido e quindi non resta che versare nel lavandino il residuo umido. Per essere certi di ottenere il vantaggio che ci si aspetta è bene seguire le indicazioni fornite dal produttore. Ogni dispositivo è in grado di processare quantità diverse di rifiuti e non è il caso di sovraccaricarlo.
Come si monta il tritarifiuti
Il montaggio del tritarifiuti è semplice e molto simile a quello del rubinetto stesso. Bisogna fare attenzione a collegare bene la piletta dello scarico al dissipatore e questo agli scarichi fognari. Anche lo scarico della lavastoviglie può essere collegato qui e il dispositivo processa anche eventuali residui che possono restare sui piatti quando si mettono a lavare.
Il formato più comune dello scarico è quello da 9/9,5 cm si tratta del foro presente in quasi tutti i lavandini. In alcuni casi, i più vecchi ne hanno uno più piccolo che non è impossibile ingrandire per fare spazio allo scarico del tritarifiuti.
Cosa mettere nel tritarifiuti
I residui che si possono gettare nel tritarifiuti cambiano in base alla sua potenza. Infatti alcuni potrebbero non essere in grado di tritare le ossa di pollo o i resti di frutta secca che sono più duri e tendono a scheggiarsi.
Le fibre vegetali rappresentano un vero e proprio ostacolo per molti dispositivi di questo tipo, infatti possono essere difficili da processare senza creare intasamenti. Bisogna affidarsi alle indicazioni del produttore oppure fare delle prove con piccole quantità di alimenti fibrosi, come le foglie dei carciofi e altri così coriacei.
Come sbloccare il tritarifiuti
Non in tutti i modelli è previsto il sistema di sblocco automatico in caso di inceppamento del meccanismo di triturazione. Nel caso in cui i dischi o i martelletti dovessero incastrarsi non è una bella esperienza dover smontare il dispositivo per cercare di sbloccarlo.
Molti hanno di base un sistema di rotazione inversa che permette di liberare gli ingranaggi da resti troppo filamentosi di cibo.
Bisogna verificare con attenzione che il dispositivo sia in grado di processare alimenti difficili, come gusci di frutta secca, resti di vegetali con molta fibra, bucce di banana o di patate. Questi rappresentano di solito il tipo di resti più problematico che potrebbe essere necessario triturare grossolanamente prima di immetterli nel tritarifiuti e quindi nello scarico del lavandino.
Domande frequenti
Come pulire il tritarifiuti?
Non è necessario pulire il tritarifiuti infatti è sufficiente fare scorrere l’acqua fredda durante il suo utilizzo e per un breve periodo successivamente. In questo modo si favorisce il deflusso degli scarti verso il sistema fognario e il corretto funzionamento del dissipatore.
In caso di scarti con odori particolari e persistenti basta usare dei semplici accorgimenti con ingredienti naturali. Spesso si consiglia di usare il bicarbonato di sodio che una buona capacità di neutralizzare i cattivi odori. Allo stesso scopo si può usare il succo di agrumi come l’arancia o il limone che danno una piacevole sensazione di freschezza.
Come funziona un tritarifiuti?
Il tritarifiuti serve a sminuzzare i rifiuti organici direttamente nel lavandino e a indirizzarli verso il sistema di scarico e verso le fogne. Per sminuzzare in modo efficace i resti di cibo, il dispositivo impiega dei dischi che comprimono i resti, delle lame ad alta rotazione oppure dei martelletti che macinano a dovere il residuo. L’acqua del rubinetto si lascia scorrere proprio per favorirne l’espulsione verso lo scarico del lavandino.
Cosa non mettere nel tritarifiuti?
Di solito resti molto fibrosi sono da evitare in ogni caso, o da usare con attenzione processandoli lentamente. Infatti è possibile che i resti si incastrino tra gli ingranaggi e non riescano a defluire verso lo scarico della fognatura.
I modelli migliori non hanno questo limite e possono essere usati per processare qualsiasi resto organico. È bene verificare con attenzione le caratteristiche del modello scelto per essere certi che si possa triturare.
È legale in Italia il tritarifiuti?
Nel nostro Paese la norma sul trattamento delle acque reflue è chiara: non si può gettare alcun tipo di rifiuto nel sistema fognario. L’unica eccezione consentita è il residuo organico solo nei comuni serviti da depuratore capace di trattare questo tipo di scarto.
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Questi prodotti sono tra quelli più consigliati, ma al momento non sono disponibili
Teka Tritarifiuti TR-50.4
Teka ha progettato un tritarifiuti dalle caratteristiche notevoli. È realizzato interamente in acciaio come ci si aspetta da un buon prodotto destinato a durare a lungo negli anni. In comparazione con altri modelli venduti online questo si distingue per via del notevole peso che gli impone di stare poggiato su un ripiano.
Pesa poco meno di 8 chili e ha una capacità di quasi un litro dove può processare i resti dei rifiuti organici con buoni risultati in poco tempo. È facile da collegare allo scarico del lavandino che deve avere un diametro di 3,5 pollici. È predisposto per essere collegato anche allo scarico della lavastoviglie.
Lo spessore massimo del lavandino deve essere di 2 cm, quindi è bene valutare con attenzione le caratteristiche del proprio se realizzato in materiali diversi dall’acciaio. All’interno è inox, quindi resiste all’azione di acqua e resti di cibo, la sua durata prolungata nel tempo è anche assicurata dalla solidità complessiva.
Pro
Solido: Il peso notevole di quasi 8 chili è un chiaro segnale della sua robustezza, il produttore suggerisce di non lasciarlo sospeso ma di appoggiarlo a una base dopo averlo montato allo scarico del lavandino.
Accessori inclusi: Monta di base la presa Schuko, quindi è facile da usare collegandolo direttamente all’impianto domestico. È presente anche l’interruttore ad aria compressa da installare forando il lavello con un buco del diametro di 35mm.
Acciaio: Potente e ben costruito, conta anche sulla notevole robustezza dell’acciaio inox per le parti a contatto con acqua e rifiuti organici.
Contro
Pesante: Questo aspetto che rappresenta un pregio, può rivelarsi anche un problema visto che non può essere usato senza un sostegno.
Bort Titan 4000 Dissipatore per rifiuti
Il tritarifiuti da lavandino Bort Titan 4000 è il modello di alta gamma che fa bella figura nella linea di prodotti di questo marchio. È caratterizzato da performance di alto livello e una buona struttura solida e durevole. Tanti lo ritengono il miglior tritarifiuti attualmente in commercio e non lesinano pareri positivi per descriverne le qualità. Vediamo perché.
Si installa con facilità nei lavandini che hanno lo scarico da 90mm, quindi la misura standard per la maggior parte. Monta un motore a corrente continua DC e questo rappresenta il più grande vantaggio. Oltre a garantire un buon funzionamento nel tempo e prestazioni all’altezza delle aspettative, il motore DC in modo particolare risulta silenzioso.
Per migliorare ulteriormente queste prestazioni, il tritarifiuti è dotato di sistema di isolamento acustico. Le istruzioni non sono molto chiare e non offrono una buona panoramica su cosa è meglio non processare con questo dispositivo.
Pro
Robusto e solido: Monta un motore DC che garantisce migliori prestazioni nel tempo. Inoltre alcuni accorgimenti utili come il dissipatore di calore e il sistema di protezione da inceppamento lo rendono molto affidabile.
Silenzioso: A differenza di altri modelli, questo risulta parecchio discreto per via delle componenti progettuali e anche per la scelta di dotarlo di sistema di isolamento acustico.
Facile da montare: Si può collegare anche alla lavastoviglie e in generale il montaggio al di sotto del lavandino è molto intuitivo.
Contro
Non per tutti i lavandini: L’altezza della piletta da collegare allo scarico del lavandino deve essere minima, quindi i modelli in pietra o marmo potrebbero avere un eccessivo spessore che non permette di fissare questo tritarifiuti correttamente.
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