Ricca fonte di catechine, il tè verde è una bevanda preziosa e ricca di salute che deve essere consumata con una certa frequenza per garantire i suoi effetti positivi
È noto che il the verde ha benefici specifici molto preziosi per la salute. Il suo consumo frequente e abbondante nei paesi asiatici è stato essenziale per l’elaborazione di studi mirati che ne provano l’efficacia per la prevenzione di alcune malattie. Dal cancro alla prostata al Parkinson e altre malattie degenerative del sistema neuronale, il tè verde appare come uno dei migliori alleati per godere di buona salute.
È indispensabile consumarlo rispettando le condizioni ottimali per la preservazione delle catechine, le vere responsabili del benessere. Quindi il bollitore elettrico deve permettere una buona regolazione della temperatura per mettere in infusione le foglie alla giusta temperatura che non deve superare i 70° C.
Anche la quantità assunta è rilevante, con dodici tazze di tè verde le proprietà possono essere efficacemente assorbite e metabolizzate. Infatti dalla quantità di catechine assunte dipende l’efficacia della loro azione antiossidante e funzionale al corretto metabolismo cellulare in determinati processi. Vediamo quali.
Le origini del tè verde in foglie
Il tè viene ricavato dalla stessa pianta, la Camelia sinensis, quindi il tipo di lavorazione cui è sottoposto ne determina la diversa qualità del prodotto. Infatti, quello che cambia è il procedimento con cui le foglie vengono processate fino a ottenere preparati con caratteristiche organolettiche e proprietà molto distinte.
Il colore con cui si distinguono i diversi tipi di tè, quindi, fa riferimento alla lavorazione e non alla pianta da cui sono ottenuti. Non solo tè verde o nero, dunque, ma anche bianco, giallo, rosso, blu-verde, detto Oolong, e nero affumicato.
A seconda del processo cui sono sottoposte le foglie cambia anche il contenuto di sostanze. Per esempio, nel tè verde la teina è in quantità molto limitata rispetto al tè nero in cui è prevalente. Il tè verde deteinato, se non si hanno determinate patologie, è poco indicato perché la quantità di eccitante contenuta è davvero minima rispetto a quello nero o rispetto al caffè.
Nel tè verde la caffeina o meglio la teina, si ottiene dalla trasformazione minima dei polifenoli contenuti nelle foglie. Per questo motivo le qualità benefiche sono così alte: il tipo di lavorazione mantiene inalterata la maggior parte delle catechine, i polifenoli responsabili dei benefici complessivi che si attribuiscono alla tazza di tè verde.
Come e quanto tè consumare
Perché faccia l’effetto sperato, si dovrebbero bere almeno dodici tazze al giorno, ogni giorno, oppure assumere un estratto di tè verde ricavato a partire dalla foglia. Si tratta di due prodotti distinti, ma per entrambi conviene conoscere a fondo l’origine e il tipo di lavorazione. Non è così raro trovare prodotti realizzati con foglie di scarto o non abbastanza fresche da mantenere i nutrienti essenziali.
Si tratta di un aspetto da non trascurare, non basta che sulla confezione ci sia una generica dicitura, è importante che il prodotto sia fresco e quindi non abbia più di un anno. Altri elementi utili da valutare sono la coltivazione biologica e la lavorazione a mano delle singole foglie. Queste vengono appallottolate e processate a caldo, secco e quindi essiccate con una fonte di calore, oppure col vapore e quindi sottoposte a un tipo diverso di lavorazione. Lo scopo però è sempre lo stesso: mantenere il colore brillante delle foglie che così non perdono i polifenoli che li rendono così preziosi.
Anche il sapore è alterato dal tipo di lavorazione che subisce il tè, la mancata trasformazione delle catechine in caffeina altera il gusto rendendolo più amaro e determina il tipico colore verdastro della bevanda.
Proprietà del tè verde
Posto che se ne deve bere parecchio per ottenere i benefici sperati, è bene accertarsi di essere ben tolleranti a questo tipo di alimento invece di optare per un the verde deteinato, per esempio. Infatti le sue proprietà possono essere ottenute assumendo sostanze diverse o con una dieta varia e ben bilanciata. Ma chi ha la possibilità di farne largo consumo potrebbe scoprire con piacere tutti i benefici cui può andare incontro.
L’infusione deve avvenire a basse temperature, non superiori ai 70° e per circa 3 minuti, questo per mantenere intatte tutte le sue caratteristiche organolettiche. In questo modo è minore l’apporto di caffeina mentre è massimo quello di catechine così preziose in diversi processi fisiologici.
Si riconosce la loro efficacia nella riduzione del colesterolo, specie quello cosiddetto “cattivo”, LDL. Ha un’importante funzione di controllo del sovrappeso, per questo si dice spesso che il tè verde fa dimagrire. Agisce in particolare sull’attività cellulare per il rilascio degli adipociti, il grasso accumulato all’interno.
Ha un effetto comprovato anche nella riduzione del rischio cardiovascolare e della formazione di tumore alla prostata. Questi effetti sono stati provati da diversi studi e misurazioni, in particolare l’attività nella prevenzione del cancro è stata rilevata osservando la minore incidenza di questa malattia nelle popolazioni che culturalmente ne fanno ampio uso.
Non solo benefici. Come avviene per qualsiasi alimento, la sua assunzione eccessiva può rivelarsi pericolosa. Per esempio, è comprovato l’effetto del tè verde sulla pressione che contribuisce a far salire. Chi soffre di problemi ipertensivi, per esempio non dovrebbe assumerne grandi quantità magari prima di mettersi al lavoro con una saldatrice Tig o qualsiasi altro impiego che richieda grande concentrazione. Anche il contenuto di caffeina, seppure minimo, va preso in considerazione se si è soggetti sensibili o comunque si soffre di problemi a carico del sistema nervoso in generale. Anche se va detto che alcuni studi confermano che il tè verde abbia effetti di prevenzione e non di cura su malattie a carico del sistema nervoso, come il Parkinson o l’Alzheimer.
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