Philips Microjuicer – Recensione

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

Principale vantaggio

Facilissimo da pulire, non ha un vero e proprio filtro, come quello presente nei modelli tradizionali, ma un sistema a pettine che trattiene lo scarto, che esce estremamente asciutto.

 

Principale svantaggio 

La frutta e la verdura devono essere tagliate a pezzi molto piccoli per poter essere processati correttamente perché l’imboccatura è di dimensioni ridotte.

 

Verdetto: 9.8/10

Per quanto il prezzo sia piuttosto elevato, rimane competitivo rispetto ai primi modelli di estrattore messi in commercio. Questo sfrutta un sistema di “masticazione” che agisce in maniera mirata su tutta la polpa e la parte vegetale, spezzando le cellule e favorendo la separazione del succo dalle fibre.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Come funziona il modello Philips

Anche Philips propone la propria versione tra gli estrattori di succo e lo fa con una ricca gamma di elettrodomestici che comprende anche l’innovativa tecnologia MicroMasticating. A differenza del tradizionale processo tramite passaggio nella vite infinita della coclea, qui il procedimento è diverso e il risultato più soddisfacente sotto tanti punti di vista.

Lo speciale strumento permette il passaggio in orizzontale degli ingredienti attraverso un elemento che agisce in tre fasi. In un primo tempo taglia e sminuzza i pezzi di frutta: un dettaglio interessante perché consente di inserire frutta e verdura in grossi pezzi. Quindi gli ingredienti vengono spremuti progressivamente e omogeneizzati insieme. Il risultato è un succo corposo e denso, con scarti molto asciutti e quasi del tutto privi di residui umidi. Il risultato permette così di ottenere fino al 90% dei nutrienti utili dagli ingredienti, specie quando sono molto ricchi di liquidi.

Adatto a ingredienti speciali

Ingredienti di solito problematici, possono essere lavorati senza fatica e in breve tempo. Si può ottenere succo e polpa da mango e banana, molto fibrosi e per questo è difficile estrarne il nettare. Anche le materie prime più dure possono dare buoni risultati, infatti questa tipologia di elettrodomestico è spesso usata per realizzare latte a base vegetale a partire da noci, mandorle o avena.

Interessanti le possibilità utilizzando le foglie verdi, il grano, gli spinaci e altri ingredienti che possono essere utilizzati senza prestare particolare attenzione alla sequenza. Si possono combinare facilmente agli altri previsti dalle ricette per ottenere il risultato desiderato senza contrattempi.

 

Manutenzione semplice

La mancanza del classico elemento filtrante, c’è un filtro a pettine, rende meno impegnativo il lavoro di pulizia. Le diverse componenti si possono smontare facilmente per pulirle a mano. Ma una interessante caratteristica di questo modello è che si può usare una funzione di prelavaggio. Alla fine del processo di estrazione consente di estrarre ancora le ultime parti di succo dalla frutta che è rimasta all’interno del condotto. Un modo utile per ottenere il massimo dai propri ingredienti e non perderne nemmeno una goccia.

In più, è facile usare l’estrattore per accontentare i gusti di tutti. Chiunque può personalizzare il proprio succo scegliendo gli ingredienti preferiti senza la necessità di lavare accuratamente le parti prima dell’uso. Quindi è facile ripulire i diversi pezzi perché si smontano e rimontano con movimenti semplici e intuitivi. Dal momento che la fibra non rimane incastrata nel filtro, non sarà necessario fare attenzione ai residui perché vengono via liberamente. Basta una passata sotto il rubinetto, l’acqua tiepida scioglie e rimuove le ultime particelle di ingredienti.

Comodo ma anche utile, perché col tempo le incrostazioni nei filtri dei modelli tradizionali finiscono col tapparli del tutto. Il risultato è una sempre minore capacità di estrarre succo dagli ingredienti, diminuendo progressivamente le potenzialità dei tradizionali estrattori.

 

Design attento alle esigenze di tutti

Uno dei limiti per cui si fa fatica a scegliere l’estrattore è legato all’ingombro. Troppi gli elettrodomestici ormai indispensabili che occupano ripiani e sportelli, si rischia di vedersi sopraffare dal disordine. Qui il design viene in soccorso anche di chi ha spazi ridotti che deve ottimizzare al massimo. Per esempio, è disegnato per avere un ingombro totale di 11 cm in larghezza. Quindi è facile infilarlo in un angolo, anche sul piano di lavoro per averlo sempre a disposizione quando serve.

Altro dettaglio intelligente: non ci sono elementi a sé stanti, ma sono tutte componenti integrate che permettono di compattare tutto in un unico corpo macchina. Negli estrattori tradizionali i contenitori per succo e scarti sono elementi esterni, qui invece si trova tutto in un solo posto e resta fino al successivo utilizzo.

Il beccuccio antigoccia aiuta a tenere in ordine e pulita la cucina senza macchiare il ripiano. Del resto, non sarebbe una buona idea lasciare succhi ricchi di acidi della frutta a diretto contatto con le superfici che potrebbero macchiarsi.

 

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