Ricco di vitamine, minerali e sostanze antiossidanti, il succo di melograno sostiene la regolare funzionalità dell’apparato cardiovascolare, contrastando i processi degenerativi causati dai radicali liberi. Oltre a questo, vanta molte altre proprietà utili per il benessere del nostro organismo che vale la pena conoscere più da vicino.
Il succo di melograno è una bevanda particolarmente buona e dissetante che si ricava dalla spremitura dei chicchi dall’omonimo frutto, prodotto da una pianta arborea appartenente alla Famiglia delle Lythraceae coltivata sin dall’antichità nel Caucaso e nella macchia mediterranea.
Oggi è ampiamente diffusa in tutto il mondo sia come varietà ornamentale nei giardini sia come pianta da frutto per la produzione delle melagrane – botanicamente definite “balaustre” – di cui se ne apprezza il gusto e le molteplici proprietà benefiche per l’organismo, incluse quelle a carico del sistema cardiocircolatorio. Approfondiamo meglio questo aspetto.
Non solo il frutto…
Numerose tradizioni e leggende identificano nel melograno un simbolo di fertilità, probabilmente per la particolare struttura dei suoi frutti, che presentano una buccia spessa e spugnosa costituita internamente da membrane suddivise in più cavità (logge polispermali) al cui interno si trovano numerosi grani rossi (arilli) dal colore rosso porpora e dal caratteristico sapore dolce-acidulo.
Oltre al frutto, della pianta si utilizza anche la corteccia delle radici per la ricca presenza di tannini (tra cui l’acido gallico ed ellagico), che si rivelano utili in caso di emorragie intestinali e vaginali, mentre l’infuso dei petali viene generalmente impiegato come rimedio naturale per riparare e lenire i tessuti danneggiati della mucosa orale.
Dalla scorza, invece, si ottiene un colorante dalla tonalità gialla-ruggine usato fin dall’antichità per tingere i tessuti in lana e cotone, tra cui anche quelli tipicamente utilizzati per gli arazzi arabi. I semi eduli ricchi di vitamina C e antiossidanti vantano blande proprietà diuretiche e vengono generalmente sfruttati in campo alimentare per la produzione di sciroppi, succhi e granatine.
Proprietà del succo di melograno
Come dicevamo, le numerose proprietà nutrizionali del succo di melagrana sono particolarmente sfruttate in campo alimentare come coadiuvanti nella prevenzione di numerose patologie cronico-degenerative legate all’invecchiamento. Anche se il principale costituente del frutto è rappresentato dalla componente fenolica, che contribuisce al rafforzamento della mucosa gastrica e alla corretta funzionalità cardiaca, i suoi grani rossi rappresentano una delle fonti più concentrate di antiossidanti del regno vegetale e per questo tradizionalmente impiegati anche in campo cosmetico per la realizzazione di lozioni e creme dalle proprietà lenitive e anti-age.
Pertanto, introdurre nel proprio regime alimentare il succo di melograno fa bene alla salute generale dell’organismo, ponendosi come alleato formidabile per salvaguardare la bellezza della pelle in caso di screpolature, arrossamenti e irritazioni dovute all’esposizione solare, agli eczemi e piccole ustioni, ripristinando l’equilibrio epidermico del microbiota cutaneo.
L’aspetto più interessante del consumo di succo di melograno puro al 100% è senz’altro l’insieme dei benefici che offre nei confronti dei danni causati dai radicali liberi, delle molecole particolarmente reattive che indeboliscono la barriera cutanea e accelerano il processo d’invecchiamento.
Inoltre, dal momento che la vitamina C contenuta stimola la produzione di collagene (una proteina che funge da sostegno per il tessuto connettivo), vanta anche un buon effetto elasticizzante che aiuta a contrastare la formazione di rughe e discromie, migliorando la microcircolazione e riattivando il metabolismo cellulare rallentato dallo stress ossidativo, dall’inquinamento atmosferico, dall’esposizione ai raggi UV e dallo skin aging.
Melograno e colesterolo
I benefici del succo di melograno non sono solo a carico della pelle: il suo consumo (anche sotto forma di decotto ricavato dalle scorze essiccate e di infuso preparato con i petali dei fiori) offre numerosi altri benefici a tutto l’organismo. Oltre alle vitamine e agli antiossidanti, il frutto del melograno è infatti una ricca fonte di sali minerali, tra cui soprattutto il potassio (presente in quantità pari a 250 mg per 100 g di alimento) e il fosforo (22 mg/100 g), ma si osservano anche discrete percentuali di sodio, magnesio, ferro e rame.
Pertanto, l’assunzione regolare del succo al melograno si dimostra utile sia per chi pratica sport sia per coloro che vogliono contrastare la spossatezza e l’affaticamento muscolare nei periodi di forte stress psicofisico, ottenendo un immediato effetto rinvigorente ed energizzante sull’intero organismo. Non solo: dal momento che il melograno è l’unico frutto in natura a contenere l’acido ellagico, una sostanza antiossidante che contribuisce ad abbassare i livelli ematici di colesterolo LDL, il suo consumo regolare viene spesso consigliato per ridurre i rischi di infarto e ictus nei soggetti anziani.
Inoltre, recenti studi hanno dimostrato come gli ellagitannini – polifenoli bioattivi presenti in buona percentuale nel melograno – siano capaci di inibire l’attività dell’aromatasi, il sistema enzimatico deputato alla conversione degli androgeni (ormoni sessuali tipicamente maschili) in estrogeni, ritenuto responsabile dello sviluppo di almeno il 70% dei tumori mammari.
Oltre a ciò, molti medici e oncologi raccomandano di assumere un bicchiere al giorno di spremuta di melograno per preservare la salute della prostata e contrastare l’insorgenza di iperplasie prostatiche benigne negli uomini di mezza età.
Come si prepara il succo di melograno
Sebbene gli scaffali dei supermercati pullulino di succhi di frutta preconfezionati già pronti da bere, preparare delle spremute di melograno con le proprie mani ha tutto un altro sapore e permette di preservare al meglio le proprietà nutritive e organolettiche del frutto.
Il metodo più utilizzato per estrarre il succo quando non si dispone di una centrifuga o un estrattore apposito è il tradizionale spremiagrumi: dopo aver tagliato il melograno a metà, si preme con la buccia come un limone o un’arancia, senza essere costretti a sgranare preventivamente gli arilli ma con lo scomodo inconveniente di dover ripulire il piano di lavoro dagli inevitabili schizzi di succo.
Per evitare queste seccature si può adoperare un frullatore, inserendo nella caraffa solo i chicchi e filtrando successivamente il succo con un colino per rimuovere i semi ed eventuali residui amarognoli della buccia. Ancora più pratico è utilizzare un apposito estrattore di succo che, oltre a ridurre gli sprechi, provvede a dividere i semi da pellicine e scorze, consentendo un notevole risparmio di tempo e fatica.
Tuttavia, esiste anche un altro efficace espediente casalingo, meno veloce ma di gran lunga più economico, che permette di ottenere una salutare spremuta di melograno anche se non si dispone di questi elettrodomestici o di uno spremiagrumi, e consiste nell’inserire i chicchi in uno schiacciapatate, dopo averli sgranati, e schiacciarli fino a far fuoriuscire tutto il liquido. Inoltre, si può estrarre il succo dal melograno anche passando gli arilli al passaverdure, avendo premura però di filtrarlo con un colino per eliminare eventuali impurità.
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