Come deve essere un buon corso per diventare salumiere

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Anche se non è richiesta una specifica qualifica professionale, è possibile ottenere il massimo da questo lavoro appassionandosi alla materia

 

La tradizione italiana è ricca di prodotti tipici frutto della sapienza e la diversità del territorio. Siamo il Paese con maggior numero di prodotti enogastronomici tipici e suddivisi in base alla zona di provenienza. Tanta ricchezza può trasformarsi in un’ottima occasione per migliorare le proprie conoscenze e offrire la propria professionalità a clienti sempre più esigenti e aggiornati.

Un buon salumiere è quella figura in grado di accompagnare il cliente alla scoperta di abbinamenti, sapori e specificità regionali diversamente riproducibili al di fuori del territorio nazionale. Chi sceglie questo genere di professione per sviluppare una carriera fondata su un lavoro sempre spendibile e molto ricercato in tanti contesti, può puntare ad accrescere le proprie competenze e il sapere.

Un buon corso per diventare salumiere è il modo migliore per offrire un dettaglio in più alla propria clientela differenziandosi dalla massa.

 

Cosa serve per diventare salumiere

Come è facile immaginare, non esiste un percorso obbligatorio da seguire per poter esercitare la professione del salumiere. È possibile iniziare la pratica del praticantato già dopo il diploma di scuola media inferiore, quindi alla conclusione dell’obbligo dell’istruzione.

Sarà necessario sviluppare la competenza e la manualità necessaria per utilizzare gli strumenti specifici, una buona affettatrice venduta online può essere utile per fare pratica. Ma sarà sul campo che si potrà affinare la tecnica di taglio e conservazione dei prodotti. L’uso attento dei coltelli, la pratica e la destrezza si sviluppano con il tempo, allenando con cura i movimenti e l’uso della forza per lavorare anche su pezzi molto grossi e pesanti.

È utile considerare che il salumiere non è solo la persona addetta al taglio e conservazione dei prodotti gastronomici. Un buon professionista è in grado di riconoscere i prodotti migliori, individuarne le caratteristiche di produzione e la conservazione corretta. È inoltre un professionista capace di consigliare e indirizzare i clienti verso le scelte ottimali.

Come acquisire maggiore consapevolezza e padronanza del mestiere

Così come avviene per qualsiasi impiego che vede una grossa componente manuale del lavoro, è necessario considerare l’importanza della pratica e della formazione diretta sul campo. Ma per poter effettuare uno scatto di livello, operando in maniera più consapevole e gratificante, la formazione professionale deve prevedere una parte teorica altrettanto importante.

Alcuni enti di formazione organizzano corsi professionalizzanti in grado di dare le nozioni essenziali per lavorare in maniera autonoma. Di certo la migliore strada da percorrere è quella degli istituti professionali con corsi completi che vanno dai tre ai quattro anni e danno possibilità allo studente di formarsi a tutto tondo.

Non si tratta solo di apprendere come usare un macchinario o un coltello, il salumiere capace di offrire consigli e di saper amministrare un’attività economica ha di certo la marcia in più che gli permette di fare carriera in questo settore.

 

Quali competenze vanno sviluppate oggi

Sempre più facile è per il consumatore accedere alle specialità regionali, un tempo confinate all’interno del territorio di produzione e oggi sempre più raggiungibili grazie all’acquisto online. Il salumiere delle botteghe di prossimità deve poter giocare la carta della competenza e conoscenza delle diverse specialità locali per offrire a clienti sempre più esigenti il motivo per continuare a servirsi al proprio locale.

È decisamente al di fuori della portata di una singola persona dominare l’intero catalogo di specialità che si possono gustare lungo lo stivale. Esistono così tante varietà legate alle specificità del territorio, le eccellenze tipiche e le ricette famigliari, che è impossibile pensare di poter offrire l’intero campionario di prodotti al proprio bancone. 

È essenziale, però, conoscere a fondo le tecniche principali con cui salumi e formaggi vengono realizzati. Le caratteristiche organolettiche, il tipo di conservazione, sono solo alcuni degli elementi che servono al professionista per riuscire a identificare un prodotto di qualità rispetto a uno più dozzinale. In questo modo sarà possibile per il salumiere specializzare la propria offerta scegliendo quale gamma di prodotti offrire presso il proprio locale.

 

La trasformazione degli alimenti

La realizzazione di preparati a base degli ingredienti semilavorati con cui il salumiere si trova a contatto ogni giorno fa parte dei compiti tipici di questo professionista. Per questo è importante anche dominare alcune competenze più specificamente afferenti la professione del cuoco. Abbinare i sapori significa, specie nel nostro territorio, saper consigliare i vini più adatti a determinati abbinamenti di gusti e consistenze.

Le località a maggiore vocazione turistica sono quelle in cui maggiore successo possono avere le gastronomie più ricercate. Qui si possono realizzare taglieri da accompagnare con il calice di vino adatto. Impossibile pensare di realizzare attività di successo senza una corretta educazione della clientela, e conoscenza propria.

Alcune regioni d’Italia, come l’Emilia Romagna, hanno corsi specializzati che mirano a formare persone competenti in questo specifico ambito. Ma potrebbe risultare molto oneroso per chi non risiede in queste località.

Una buona soluzione è approfondire direttamente i temi legati alle specificità territoriali e affinare la propria competenza di base in base alle risorse, sempre ricche e accessibili, che si hanno a disposizione.

Un buon salumiere deve essere anche capace di trasformare gli ingredienti di base, preparando i propri salumi per esempio. Questa attività rappresenta un vantaggio che differenzia rispetto alla concorrenza. Ma anche dei saporiti panini con abbinamenti inusuali e ricercati rappresenta un elemento di vantaggio da usare per stupire e attirare i clienti.

Affabilità e cordialità

Saper intrattenere la clientela rappresenta un elemento di indubbio vantaggio per chi decide di intraprendere una carriera a diretto contatto con le persone. È importante non sottovalutare questo aspetto lavorando anche sulla propria capacità dialettica e di affabulazione. In alcuni casi, e oggi sempre più spesso, potrebbe essere richiesta la conoscenza di un’altra lingua per poter servire anche i turisti stranieri in visita.

 

 

 

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