Come funziona il forno a microonde? Ecco come sfruttarlo al meglio senza rischi

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Il forno a microonde è un piccolo elettrodomestico dalle grandi potenzialità! Ma come riesce questo straordinario dispositivo a cuocere i cibi in così poco tempo?

 

Il forno a microonde è un elettrodomestico molto diffuso e apprezzato sia da chi vive in una famiglia numerosa, sia da chi fa vita da single. Nonostante si tratti di un dispositivo tanto amato, ancora oggi c’è chi crede ad alcune bizzarre leggende metropolitane che ruotano attorno a questo apparecchio e alla possibile nocività del suo utilizzo.

In realtà, prima di esprimere giudizi a riguardo, è bene conoscere meglio come funziona il forno a microonde e quali sono i vantaggi che questo strumento ha portato nel tempo nel mondo della cucina.

 

Come nasce il fornetto a microonde

É bene sapere che la scoperta della possibilità di effettuare un tipo di cottura a microonde fu un fatto del tutto fortuito. Fu infatti negli anni ’40 che l’ingegnere e inventore Percy Spencer, durante una sperimentazione che stava conducendo con un magnetron, si rese conto che le microonde prodotte dalla valvola termoionica, avevano liquefatto una barretta di cioccolato.

Dopo questo avvenimento, Spencer provò a cuocere alimenti più complessi, sempre avvalendosi dell’ausilio delle onde elettromagnetiche, fino a creare un vero e proprio prototipo dell’apparecchio che oggigiorno tutti conosciamo.

Fu nel 1946 che il primo forno microonde, battezzato con il nome di “Radarange”, vide la luce. Questo fu commercializzato e perfezionato negli anni ’50, in quanto il prototipo all’inizio pesava ben 340 Kg ed era alto 1,8 m.


Con il passare del tempo e l’avanzare della tecnologia l’apparecchio fu “miniaturizzato”, fino a diventare un fornetto microonde più compatto e pratico da utilizzare.

Oggi in commercio è possibile acquistare un forno microonde da incasso o un modello piccolo da 13 L che pesa a malapena 12 Kg.

 

Il funzionamento del forno a microonde

Dopo aver ripassato un po’ di storia in merito alle origini di questo rivoluzionario dispositivo, la domanda sorge spontanea: “Come si può cucinare con il microonde? E come come si trasmette il calore al cibo presente all’interno del dispositivo?”.

In pratica, quando viene acceso l’apparecchio, viene attivato un magnetron ovvero una valvola termoionica ad alta potenza, che è in grado di produrre delle onde elettromagnetiche (microonde) non coerenti.

Da un punto di vista fisico, avviene che le onde vengono sparate all’interno della camera di cottura e una volta che queste incontrano l’alimento, influenzano lo stato inerte delle sue molecole d’acqua.

Le particelle d’acqua vengono quindi sollecitate e cominciano a oscillare fino a creare ben 2500 oscillazioni al secondo. Raggiunta tale velocità, l’energia cinetica prodotta inizia a surriscaldare le molecole d’acqua, fino a raggiungere delle temperature abbastanza elevate, che consentono di riscaldare o addirittura di cuocere i cibi.


Perché il forno a microonde è così efficiente?

Il vantaggio di cucinare col microonde consiste nel fatto che l’energia cinetica prodotta, viene totalmente assorbita dal cibo, senza dispersioni di calore. Il risultato finale è una cottura perfetta e omogenea in metà del tempo rispetto a quella di un tradizionale forno a gas o elettrico, che al contrario deve essere preriscaldato per cuocere in maniera ottimale.

Alla luce di questi dati è facile capire perché alcune pietanze come per esempio le lasagne o l’arrosto, che necessitano di una cottura ventilata, non si prestano bene a essere cotte nel forno a microonde tradizionale. Tuttavia, oggi nei modelli di ultima generazione, è possibile trovare anche le funzioni di cottura grill e ventilata.

Inoltre sul mercato, esistono dei forni a microonde dotati di funzione “crisp” che consente di ottenere un tipo di cottura molto simile (se non addirittura uguale) a quella che si può realizzare con un classico forno statico. Grazie a questa modalità potete cuocere anche delle deliziose patate arrosto, dei biscotti e molto altro ancora.

 

Cosa non mettere nel microonde

Come abbiamo visto, il forno a microonde è un elettrodomestico utile e innovativo, che ci permette di riscaldare o di cuocere dei gustosi piatti in pochi minuti. Tuttavia, come avviene per tutti i dispositivi, anche questo apparecchio deve essere utilizzato con una certa cura,  rispettando alcune semplici regole.

Innanzitutto è importante sapere che ci sono alcuni materiali che non devono essere assolutamente inseriti nella camera di cottura, come per esempio i metalli (alluminio, acciaio, rame, ghisa, ecc.). Questi infatti, essendo dei buoni conduttori elettrici, sono in grado di assorbire velocemente una grande quantità di onde elettromagnetiche, fino a generare un corto circuito tra il metallo e il magnetron del forno. Di conseguenza si creano delle intense scariche elettriche che generano scintille, che possono danneggiare irrimediabilmente l’apparecchio.

In pratica, occorre utilizzare dei contenitori adatti che non interagiscono con le onde elettromagnetiche all’interno della camera di cottura, come per esempio: la terracotta, la ceramica, il pyrex, la plastica e il silicone.

La diffusione del forno a microonde

Con questo articolo abbiamo voluto spiegare meglio il funzionamento del forno a microonde, un elettrodomestico innovativo, che ha rivoluzionato il modo di cucinare. Si tratta di un apparecchio estremamente versatile, che si è evoluto nel tempo, passando da utile dispositivo per scongelare o riscaldare gli alimenti a vero e proprio strumento per la cottura di pietanze semplici e complesse.

Le tecnologie avanzate, applicate su questo straordinario apparecchio, lo hanno portato dalle piccole cucine casalinghe alle grandi cucine di ristoranti e trattorie, che si avvalgono della cottura a microonde per realizzare delle pietanze deliziose.

In commercio è possibile trovare modelli di ogni tipo e per tutte le esigenze, dai semplici fornetti a microonde portatili (da viaggio) a quelli più grandi e sofisticati di tipo professionale. Prima di acquistare un dispositivo del genere, valutate l’utilizzo che ne dovete fare, al fine di orientare bene la vostra scelta sul prodotto che meglio soddisfa le vostre necessità.

 

 

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