Da cosa è composto un frigorifero e come funziona? Scopritelo in questa miniguida ricca di utili informazioni, per fare il migliore utilizzo del vostro elettrodomestico.
Un apparecchio che da quando è stato inventato ha contribuito a semplificare e a rendere più sicura la conservazione e la preparazione degli alimenti: lo usiamo tutti ma in pochi sappiamo da cosa è composto e come funziona.
In commercio ce ne sono di diverse tipologie, con accessori e funzioni innovative, ma il principio di funzionamento è lo stesso per tutti i modelli sul mercato. Quindi, come fa il frigorifero a raffreddare i cibi? Ecco svelata la risposta.
Da cosa è composto il frigorifero?
Per semplificare la spiegazione del funzionamento di un frigorifero è necessario partire dalla sua struttura, composta da motore, vano interno per la conservazione degli alimenti e dallo sportello.
Il vano interno, che include i ripiani e il cassetto per verdure e frutta, è provvisto di luce integrata che si accende quando viene aperto lo sportello, e di un termostato, che consente di regolare la temperatura dell’apparecchio.
Il motore è la parte più complessa perché ovviamente consente il funzionamento dell’elettrodomestico: è composto dal compressore, da una griglia interna e una esterna con condensatore, un evaporatore e una valvola termostatica.
Il sistema a compressione, attraverso il quale il liquido refrigerante viene appunto compresso, è il principio di funzionamento di un frigorifero. Il liquido compie un percorso attraverso le varie componenti del motore, per fare in modo che l’apparecchio possa raggiungere la temperatura desiderata e di mantenerla.
Passa prima dalla griglia esterna per raffreddarsi e successivamente nell’evaporatore, all’interno del quale avviene la sua trasformazione in forma gassosa, per poi ritornare al compressore. Un ciclo continuo che si arresta quando la temperatura, selezionata sul termostato, viene raggiunta.
Tecnologie di raffreddamento: perché sono importanti?
Un’altra caratteristica dei frigoriferi che condiziona il loro funzionamento, le prestazioni e anche i consumi sono le tecnologie di raffreddamento; le principali sono: statico, ventilato e no frost. I frigoriferi più venduti sono i no frost, quelli di ultima generazione, progettati per evitare la formazione di ghiaccio o brina all’interno dell’apparecchio.
Questa tipologia si divide in due categorie; infatti, in commercio troviamo i “no frost parziali” per il congelatore, o i “no frost totali” per entrambe le parti dell’elettrodomestico. Lo sbrinamento di questi frigoriferi avviene quasi sempre in modo automatico e senza bisogno di spegnere l’apparecchio per eseguire l’operazione.
I frigoriferi statici sono quelli di vecchia generazione: benché vantino consumi minori rispetto ai modelli più innovativi, sono anche soggetti alla formazione di ghiaccio e non sono provvisti di un sistema per togliere la brina accumulata.
Questo significa che almeno una volta l’anno sarà necessario provvedere a questa operazione manualmente, togliendo tutto ciò che c’è nel frigorifero e nel congelatore. I modelli ventilati sono una via di mezzo tra le due tipologie citate qui sopra.
Essendo appunto ventilati, godono del grande vantaggio di evitare la formazione di brina, ma non è detto che siano dotati di un sistema per lo sbrinamento automatico. Si tratta ad ogni modo di un buon compromesso, anche per quanto riguarda i consumi.
Come si dispongono gli alimenti nel frigorifero?
Una considerazione da fare per utilizzare al meglio questo indispensabile elettrodomestico e per sfruttare al meglio le sue prestazioni, è quella di conoscere la disposizione degli alimenti, in modo da assicurare una conservazione ideale e minori consumi.
Ebbene sì, perché la corretta distribuzione dei cibi all’interno dei ripiani consente di risparmiare anche in bolletta. L’interno del frigorifero è composto da diversi reparti, dal portabottiglie e un cassetto, o cassettini, in base alla capienza dell’apparecchio.
Ogni vano può essere suddiviso in tre zone, che variano in base alla loro temperatura. Quella più in alto è la meno fredda ed è ideale per la conservazione di affettati, cibi cotti, latticini e uova. La zona intermedia è invece destinata alle salse e i sughi, mentre quella più bassa è per carne e pesce crudi.
I cassetti in basso sono destinati dalla frutta e alla verdura, mentre nella parte interna della porta troviamo dei portabottiglie e spesso una zona apposita per la conservazione delle uova. La spiegazione dell’ordine è molto semplice e deriva dal fatto che il freddo scende verso il basso, concentrandosi appunto in questa zona dell’apparecchio.
Ricordate inoltre che è meglio evitare di aprire lo sportello del frigorifero troppo spesso e di lasciarlo aperta, perché in questo modo costringete il motore a lavorare di più, sprecando più energia.
Infine, per garantire lunga vita al vostro elettrodomestico, è importante averne cura e provvedere alla sua pulizia e manutenzione. Nella nostra sezione dedicata trovate una guida per scoprire i metodi casalinghi per igienizzare questo apparecchio.
La scelta finale per il vostro acquisto è ovviamente soggettiva. Ci sono però dei fattori da tenere in considerazione per avere un elettrodomestico di qualità: ci auguriamo che la nostra spiegazione su come funziona un frigorifero vi possa aiutare a fare la scelta giusta.